Augusta Universalis – Unione degli Imperi Zaristi Sovietici

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“Proletari di tutto il mondo, Compagni dalla Rus’ al Cathai!
Il Partito ha decretato il suo giudizio sull’Usurpatrice e sui suoi alleati!
Un miliardo di soldati dell’Armata Rossa marcerà unito agli eserciti di Bisanzio,
per liberare l’Umanità da coloro che vogliono la pace con gli assassini della nostra gente!
Nel nome dello Zarismo Sovietico, sulle orme di Lenin, Stalin e Mao…
Sorga il Trionfo del Popolo!

 Alexei III di Mosca, estratto dal discorso di entrata nella Guerra delle Aquile

sovietflag

Alexei III di Mosca, cugino trentenne di Anastasia Eracliade di Costantinopoli, è lo Zar (o Czar, “Cesare” in neoslavo) dell’Unione degli Imperi Zaristi Sovietici (“Sovietiis PopulusQue Romanorum”), un immenso territorio che grazie al suo matrimonio con l’Imperatrice Dragone Qiao Mei del Cathai Maoista oggi comprende territori dall’estremo Est dell’Asia fino ai confini dell’Europa.

La sua alleanza con la cugina Anastasia contro l’Usurpatrice Livia Akiko Augusta di Roma e col nonno materno Ottone della tecnoteocrazia del Reich europeo non è esclusivamente dovuta al rapporto di affetto e reciproca stima che lega i due consanguinei, ma soprattutto alla politica di riconciliazione e pace che Livia Augusta ha promosso nei confronti del Grande Regno Sserath, responsabile della morte non solo dei genitori della Basileia di Costantinopoli, ma anche di due milioni di coloni della Rus’ e del Cathai che erano sul pianeta distrutto dai loro nemici in circostanze estremamente dubbie e confuse.

Augusta-Universalis-GDR-Russia

La sua Technolorica, di classe sperimentale Stalin IV, è un modello unico costruito dai migliori Filosofi della Rus’ per montare sul braccio sinistro un Cannone a Rotaia automatico, in grado di abbattere facilmente i Caccia imperiali e persino danneggiare piccoli Incrociatori da guerra, a scapito (come è tradizione delle Tekhnothorax sovietiche) della ridotta manovrabilità e capacità di movimento e di volo.

Alexei è un uomo amato dal popolo, affascinante e ottimo parlatore, onesto marxista e duro lavoratore nelle fabbriche metalmeccaniche di Nuova Volgograd, dove ricopre il semplice ruolo di Meccanico per “dare l’esempio di come nel Soviet Zarista siamo tutti davvero Eguali”, quando non è chiamato dal Partito per compiti istituzionali di breve periodo.

E’ l’ideale per fare da inconsapevole facciata al regime del Partito Zarista Sovietico del Segretario Generale, il Colonnello d’Acciaio Borislav Khozlov, colui che detiene il vero potere nell’Unione degli Imperi Zaristi Sovietici e che assieme ai ricchissimi dirigenti del Partito vive nel lusso più sfrenato, lontano dagli occhi del Popolo lavoratore e dell’ingenuo Alexei, tessendo trame di potere assoluto non solo sulla Rus’ e sul Cathai, ma ormai anche su Roma e sull’intero Impero. Corrotto e assetato di potere, tiene lo Zar come proprio “amatissimo figlio e unico Cesare di tutte le Russie” mentre manipola le sue azioni e lo sorveglia attentamente con un capillare uso del KGB, i servizi segreti del Partito.

Il peggior nemico interno di Khozlov e una delle forze più ambigue all’interno della Guerra delle Aquile è però proprio la nuova moglie di Alexei, la giovane e scaltra Imperatrice Qiao Mei di Beijing, la Donna Dragone.

qiao

“Nulla è più visibile di ciò che è nascosto,
proteggono più i sussurri del fuoco e del ferro.”

Qiao Mei, Cesare del Cathai

Attuale Segretario del Partito Maoista Sovietico, Cesare dell’Impero del Dragone e ora anche Zarina dell’Unione degli Imperi Zaristi Sovietici, Qiao Mei coltiva un’ambivalenza di intenzioni e di azioni che genera costanti sospetti nel Partito Sovietico della Rus’ e non sono in pochi nel Reich e a Roma che sperano di trascinarla dalla propria parte, riducendo forse di più di un terzo la potenza degli eserciti di Bisanzio e Mosca.

Misteriosa, discreta e figlia di una cultura millenaria persino più antica di Roma, Qiao Mei è famosa per rifiutare di indossare qualsiasi armatura potenziata e non ha ancora dichiarato guerra all’Impero del Crisantemo come sarebbe suo compito, ma resta in costante e segreto contatto con il Tenno (“Imperatore” in neoyamato) Teshihito di Kyoto, e con le colonie che entrambe le nazioni, in tempi meno turbolenti, hanno fondato sugli anelli esterni.

Ma questa, almeno per ora, è un’altra Storia…

china


PH Credits:
Soviet Flag

Soviet Armor

Chinese Princess

Chinese Flag

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